Dal 1° luglio 2025 il CID diventa digitale: ecco cosa cambia davvero per chi guida

30 Giugno 2025 | Banche e Assicurazioni, Sportello consumatore, Trasporti

Dopo un piccolo incidente, la prima cosa che facciamo è cercare il “modulo blu” nel cruscotto della nostra auto. Dal 1° luglio 2025, questa scena potrebbe diventare un ricordo. Entra ufficialmente in vigore in Italia il CID digitale, la nuova modalità per compilare online la constatazione amichevole di incidente (CAI). Una svolta che semplifica la gestione dei piccoli sinistri stradali, e punta a rendere più veloce e sicura la gestione degli incidenti stradali.

Ecco tutto ciò che cambia per i consumatori e utenti della strada.

Il nuovo CAI digitale

Il Cid digitale rappresenta una delle principali innovazioni introdotte con il regolamento Ivass n. 56 del 25 marzo 2025, per semplificare e velocizzare le procedure di denuncia di sinistro stradale. Secondo l’Art. 14 (Compilazione del modulo di denuncia di sinistro su documento informatico) del regolamento: “Le imprese di assicurazione mettono a disposizione dei contraenti e degli assicurati applicazioni informatiche, tramite un software progettato e sviluppato per essere utilizzato anche su dispositivi mobili, e accessibile via web, per la compilazione del modulo di denuncia di sinistro e la trasmissione telematica”.

Il passaggio completo alla digitalizzazione sarà graduale: il modulo cartaceo si usa ancora e le compagnie assicurative hanno tempo fino ad aprile 2026 per adottare completamente il sistema del CAI digitale. Dopo quella data la versione cartacea continuerà comunque a rimanere valida.

Come funzionerà l’app?

Per compilare il CID in formato digitale, sarà necessario seguire alcuni passaggi attraverso la piattaforma predisposta dalla propria compagnia assicurativa, disponibile tramite app o sito web.

In particolare, l’utente dovrà:

  • Accedere alla piattaforma digitale utilizzando le proprie credenziali personali;
  • Inserire tutte le informazioni richieste relative al sinistro, come la data, l’ora e il luogo dell’incidente, i danni subiti e l’eventuale presenza di testimoni;
  • Descrivere la dinamica dell’incidente, selezionando le circostanze del sinistro da un elenco di opzioni precompilate e, se necessario, integrando con una descrizione libera e allegando immagini o video esplicativi;
  • Allegare il documento da parte di entrambi i conducenti mediante sistemi di autenticazione digitale come SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE), e inviarlo telematicamente.

Grazie al digitale, la compilazione e l’invio del modulo CAI tramite app o web consentono di ridurre i tempi di gestione del sinistro, e le compagnie assicurative potranno avviare in breve tempo la procedura per l’eventuale risarcimento. Per i consumatori, questo significa meno burocrazia, meno attese, meno stress. Inoltre, l’interfaccia digitale guida l’utente nella compilazione, riducendo il rischio di omissioni o imprecisioni, spesso causa di ritardi. Un po’ come è avvenuto anni fa col tagliando dell’assicurazione RC Auto, che non è più necessario esporre sul parabrezza, il CAI serve a rendere tutto più semplice quando c’è un incidente, ma anche a promuovere la digitalizzazione.

Attenzione: non sempre si può applicare

Il regolamento IVASS n.56/2025 specifica anche i limiti dell’ambito di applicazione del CAI digitale: “la modalità digitale di denuncia del sinistro tramite CAI è applicabile esclusivamente ai sinistri che coinvolgono al massimo due veicoli e che non comportano lesioni personali gravi.

Nei casi di sinistri complessi, come quelli con più veicoli coinvolti, lesioni gravi o contestazioni sulla dinamica, si dovranno seguire le procedure tradizionali, eventualmente coinvolgendo le autorità competenti.”

Foto: Canva

Fonte: ANSA; IVASS ; Motor1