La situazione dei mutui e dei prestiti in Italia

13 Maggio 2023 | Casa e Condominio, Comunicati Stampa, Sportello consumatore

In Italia attualmente si stanno verificando due emergenze che stanno pesantemente influenzando la vita quotidiana delle persone: il rincaro dei prezzi di alimenti come la pasta e il pane, e l’aumento delle rate dei mutui e dei prestiti.

Per quanto riguarda il primo problema, il Garante per la sorveglianza dei prezzi ha convocato le Associazioni dei consumatori e le organizzazioni di categoria dei pastai e dei panifici per fare il punto sulla speculazione dei prezzi, che ha causato un aumento medio del 25% e picchi del 60% per un chilo di pasta o di pane. Si sta ipotizzando la creazione di una Commissione unica nazionale per consolidare il dialogo tra gli attori della filiera e arrivare ad un prezzo condiviso a livello nazionale.

Questione mutui

Parallelamente, molte famiglie italiane stanno affrontando il problema dell’aumento delle rate dei mutui e dei prestiti. Nel 2021, il tasso medio dei prestiti personali era dell’8,1%, ma negli ultimi tempi la Banca centrale Europea li ha portati a quasi il 13%. Un esempio concreto è l’acquisto di un’auto a rate: un modello del valore di 25.000 euro finanziato per dieci anni a un tasso del 12,7% può costare oltre 8.200 euro in più rispetto a due anni fa.

Per quanto riguarda i mutui, si è verificato un aumento significativo dei tassi di interesse sui mutui ipotecari nell’ultimo periodo, passando dall’ultimo 3,50% arrivando al 3,75%, che ha comportato un incremento delle rate mensili da pagare e ha messo in difficoltà le persone con risorse economiche limitate che vogliono comprare una casa.

I ripetuti rialzi dei tassi di interesse sono collegati anche al mercato immobiliare italiano, dove si registra una stabilizzazione dei prezzi delle case e un calo delle transazioni delle vendite, soprattutto nel mercato di fascia secondaria, dove la parte acquirente ha bisogno di stipulare un mutuo importante. Questa fascia di persone era stata incoraggiata molto all’acquisto durante la finestra dei tassi bassi degli ultimi anni, ma ora le difficoltà sono molto evidenti.

Il presidente di FIMAA, Vincenzo Albanese, afferma che i tassi bassi degli ultimi anni non torneranno più, e che dovremo abituarci a tassi di interesse che oscilleranno tra il 3,50% e il 4%.

Soluzioni al vaglio per i mutui

Per far fronte a questa situazione preoccupante, il governo italiano ha già intervenuto con l’ultima legge di bilancio, che consente alle famiglie in difficoltà con le rate di surrogare il mutuo e passare da un tasso variabile a un tasso fisso senza spese. Tuttavia, è più complicato intervenire sui prestiti personali, poiché sono contratti privati firmati con intermediari che non sono soggetti al controllo pubblico come le banche. Il governo potrebbe fare di più per spingere gli istituti di credito a concedere prestiti alle famiglie e ai consumatori.

Un’altra proposta per far fronte a questa situazione, la propone il segretario della FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani, che vorrebbe degli incentivi fiscali ad hoc per chi compra a rate che possano coprire, in tutto o in parte, l’aumento dei tassi dell’ultimo anno. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone che hanno un mutuo per l’acquisto di una casa, l’aumento delle rate dei mutui può avere un impatto significativo sul bilancio familiare, rendendo difficile far fronte ad altre spese e mettendo a rischio la stabilità finanziaria delle famiglie.