Mutui a tasso variabile: in arrivo una stangata per i consumatori

3 Maggio 2023 | Banche e Assicurazioni, Sportello consumatore

I mutui a tasso variabile si stanno avvicinando al 5% e ciò rappresenta un’altra possibile stangata per chi ha stipulato un finanziamento di questo tipo.

L’ipotesi allo studio

L’ipotesi è che la Bce possa aumentare il tasso di riferimento di 25 o 50 centesimi, se l’Euribor, il parametro di indicizzazione dei variabili, dovesse seguire il percorso tracciato da Francoforte. In questo scenario, il rischio di non riuscire a sostenere le rate del mutuo potrebbe aumentare per alcune famiglie che hanno scelto questa opzione.

Chi ha invece scelto il mutuo a tasso fisso non ha alcun motivo di preoccupazione, mentre coloro che intendono avviare l’istruttoria per un mutuo a tasso variabile devono tener conto di un lieve aumento della rata rispetto al preventivato. Un aumento di 25 centesimi sul tasso di partenza, ad esempio, su un mutuo di nuova stipula da 150mila euro, peserebbe per circa 22 euro, mentre un incremento di 50 centesimi per 44 euro.

Sebbene la scelta del mutuo a tasso variabile sia oggi minoritaria e comporti una certa dose di rischio, per chi può permettersi un incremento delle rate sul breve periodo, potrebbe essere una scelta meno irrazionale di quella effettuata in passato, quando i tassi erano ai minimi. Nel caso di un aumento dell’Euribor, l’aumento della rata del mutuo varia in base alla durata residua, al tasso di partenza e all’ammortamento del capitale.

La simulazione di Facile.it

Facile.it ha effettuato una simulazione su un mutuo da 126mila euro della durata di 25 anni, stipulato a gennaio 2022 al tasso iniziale dello 0,67%. Il mutuo considerato paga attualmente il 4,1% di interesse, a causa della salita dell’Euribor indotta dagli aumenti decisi a Francoforte a partire da luglio 2023. Con un ulteriore incremento di 25 centesimi, la rata del mutuo aumenterebbe del 52%, passando da 456 euro iniziali a 693 euro. Secondo le previsioni di facile.it basate sui futures sull’Euribor, il picco è previsto per settembre prossimo, con l’Euribor a 3,76%, che per il mutuo del nostro esempio significherebbe una rata di 737 euro. Tuttavia, è prevista un’inversione del trend a partire dall’autunno e a giugno 2024 l’Euribor dovrebbe scendere al 3,22%, con una rata di 698 euro.

Fonte: Corriere della Sera