In difesa dei consumatori. 10 consigli per contrastare i call center aggressivi

3 Maggio 2023 | Sportello consumatore, Utenze

Arera e l’Antitrust hanno perfezionato un piccolo manuale per aiutare gli utenti a difendersi dalle chiamate aggressive dei call center, che ultimamente pressano gli utenti nel tentativo di far cambiare contratto o di vendere contratti falsi.

Ecco i 10 punti che possono aiutarti:

  1. Si ricorda che nessuna Autorità, Agenzia o Ente pubblico chiama i clienti per attivare nuovi contratti. Nonostante questo suggerimento, è importante che l’utente chieda sempre all’interlocutore di identificarsi, ovvero conoscere il nome della compagnia e il motivo per cui sta chiamando.
  2. Secondo il codice del consumo, per concludere un contratto, la conferma del cliente deve essere espressa in forma scritta. Quando si usa un’altra modalità, serve un espresso consenso da parte del cliente che dovrà essere tenuto dalla società, che potrà essere sempre visionato dal cliente sotto la propria richiesta.
  3. Mai lasciarsi condizionare dai call center molto aggressivi che insinuano il rischio di possibili stop delle forniture. Non si rimane mai senza fornitura, a meno che non dipenda dal cliente stesso.
  4. Chiedere sempre tutte le informazioni che servono per capire meglio l’offerta che si sta esaminando, le informazioni devono essere sempre chiare e trasparenti. Non essere veloci nel decidere, il cliente può chiedere di avere una documentazione scritta, come la scheda di confrontabilità e la scheda sintetica, così da poter esaminare meglio la proposta.
  5. Fare attenzione al prezzo che viene comunicato, perché spesso il prezzo che viene diffuso da parte delle società non è mai quello finale. Il cliente deve sapere sempre come viene calcolato il totale di tutti i parametri che vanno a formare il prezzo finale.
  6. Verificare sempre il contratto una volta stipulato, nello specifico le condizioni economiche di fornitura. La conferma dell’offerta proposta dal call center e l’adesione da parte del cliente devono essere messe sempre a disposizione del cliente e non deve essere in nessun modo modificata.
  7. Quando il contratto non è stato concluso nei locali commerciali dell’azienda, il cliente ha il ‘’diritto di ripensamento’’ ovvero può svincolarsi dal contratto senza comunicare delle motivazioni specifiche, all’interno dei 14 giorni successivi alla stipula dello stesso.
  8. Se si riceve una bolletta da un’altra società di vendita, si può chiedere al fornitore dei dettagli maggiori e inviare un reclamo. Inoltre si ha il diritto di non pagare la bolletta, essendo un’attivazione non richiesta.
  9. Arera informa che l’utente ha sempre la possibilità di avere informazioni e assistenza per quanto riguarda la tutela dei propri diritti nell’ambito del settore energetico, rivolgendosi al proprio Sportello per il consumatore energia e ambiente e visitando il proprio sito.
  10. Infine per l’utente è sempre possibile avvertire l’Antitrust, per segnalare un comportamento scorretto, una pubblicità ingannevole o un’attivazione non richiesta dalle società di vendita.

Fonte: Sole24Ore