IL BULLISMO A SCUOLA

20 Febbraio 2023 | Scuola, Sportello consumatore

U.Di.Con. Regionale Piemonte nell’ambito dell’intervento “Rete Sportelli Consumatori Piemonte” del programma generale della Regione Piemonte finanziato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi del D.M. 10/08/2020 (Potenziamento della disponibilità e dell’impiego degli strumenti di comunicazione digitale finanziato) ha avviato un’iniziativa presso l’Istituto scolastico Sant’Anna Opera Barolo – Moncalieri (TO) denominato “Il bullismo nella scuola: cos’è, come reagire; il cyberbullismo” la cui idea progettuale prevede di implementare uno sportello che offra un supporto informativo e psicologico riguardo il tema del bullismo. Lo scopo è che gli utenti possano trovare risposte e supporto su come affrontare il problema del bullismo e del disagio psicologico che ne consegue: quali sono le cause del fenomeno e come prevenirlo, come affrontare il problema promuovendo una comunicazione collaborativa e assertiva, e non da ultimo trovare sostegno e supporto da una figura esterna. La finalità di questo intervento è quella di migliorare il benessere psicologico in particolare modo degli studenti, prevenendo disagi che possono avere conseguenze anche gravi e a lungo termine, con l’obiettivo di migliorare non solo i rapporti tra gli alunni ma anche la qualità della vita all’interno dell’istituto e fuori, anche per le famiglie e gli insegnanti.

Il bullismo nelle sue varie forme (tra queste il cyberbullismo), infatti, è sempre più all’attenzione del mondo della società, della famiglia e della scuola in particolare.

La magistratura negli ultimi anni, nel tentativo di arginare il fenomeno ed approntare strumenti adeguati, è giunta a definire una stringente rete di responsabilità che collegano l’autore del reato, i genitori, la scuola.

Come è noto le responsabilità penali per i minorenni iniziano dai 14 anni, se giudicati in grado di intendere e di volere. Per chi ha un’età inferiore, possono essere applicate delle misure di sicurezza, come il collocamento in una casa di rieducazione o l’affidamento al servizio sociale minorile. Il cyberbullismo può avere ripercussioni anche sull’intero percorso scolastico degli studenti. Per il Tar di Napoli è legittimo il 7 in condotta allo studente che abbia usato frasi offensive in una chat di WhatsApp anche fuori dall’orario scolastico, perché l’articolo 7 del Dpr 509/2009 stabilisce espressamente che la valutazione del comportamento degli alunni passa anche dal «rispetto dei diritti altrui e dalle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare» (Tar Napoli, sentenza 6508/2018).

I genitori. Per la giurisprudenza l’obbligo educativo dei genitori deve essere costante e capace di costruire una personalità equilibrata, che possa dominare gli istinti e rispettare gli altri. L’articolo 2048 del Codice civile fissa, poi, una presunzione di responsabilità sui atteso che su di essi grava l’obbligo di vigilare sulla effettiva assimilazione dell’educazione impartita e dei valori trasmessi. Per questo rispondono dei danni in sede civile anche i genitori dei figli che non hanno commesso materialmente i fatti ma che hanno assistito senza dissociarsi (Tribunale di Alessandria, sentenza 439 del 16 maggio 2016).

La scuola risponde per omessa vigilanza per tutto quello che accade allo studente durante l’orario scolastico se il fatto era prevedibile ed evitabile seguendo l’ordinaria diligenza. La legge 71/2017 ha spostato i criteri sui quali parametrare la diligenza della scuola. Oggi non basta più rafforzare la sorveglianza all’interno degli istituti, ma occorre prevedere specifici percorsi formativi ed educativi sui temi del cyberbullismo che devono essere mirati e costanti. Il dirigente può rispondere civilmente per non aver predisposto tutte le misure organizzative in grado di garantire la sicurezza dell’ambiente scolastico e la disciplina tra gli alunni: ogni insegnante di una scuola pubblica o paritaria è un pubblico ufficiale anche fuori dall’orario scolastico. Il Tar Sardegna/Cagliari con sentenza 16 settembre 2022 n. 613 ha ritenuto illegittima la non ammissione della alunna alla classe superiore a motivo delle assenze maturate, assenze determinate proprio dal fatto noto che l’alunna fin dai primi mesi di scuola, a causa di atteggiamenti ostili e bullizzanti da parte di talune sue compagne di classe, aveva avvertito una serie di malesseri psicosomatici (stati d’ansia, dolori allo stomaco, alla testa, difficoltà di respirazione), correlati alla frequenza scolastica scesa sotto il limite stabilito.

Tutte le attività proposte saranno seguite e supportate da una campagna di comunicazione digitale che verrà svolta attraverso il sito web e mediante la realizzazione di infografiche che verranno condivise online (social network dell’associazione) e che mostreranno tutte le informazioni relative al fenomeno del bullismo: a partire da come riconoscere questo tipo di manifestazioni comportamentali e come combatterle.

Le  modalità dell’intervento riguardavano

  • incontri esplicativi comuni/separati tra i tre componenti (studenti, genitori, insegnanti) per individuare obblighi e modalità di intervento;
  • percorsi/iniziative studiati insieme con il corpo docente per sensibilizzare gli studenti, anche da atti di bullismo c.d. involontario o superficiale, attraverso il coinvolgimento teatrale.

Si è tenuto un incontro in data 15/11/2022 con la Direttrice ed il Collegio Docenti delle classi 5 elementare e medie inferiori che si occupano specificatamente ai sensi della legge 71/2017 del fenomeno per individuare obblighi e modalità di intervento. La scuola infatti in caso di bullismo ha un obbligo di vigilare per reagire adeguatamente di fronte a tutti i fenomeni in cui un allievo subisce a causa di un suo coetaneo nei locali scolastici la compressione della libertà psichica ed è costretto a subire prevaricazioni o messo alla berlina pubblicamente. All’incontro sono intervenuti l’Avv. Cattalano e L’Avv Grippo i quali hanno costruito percorsi condivisi di individuazione e reazione al fenomeno e la dott.ssa Claudia Fe, psicologa. E’ stato consegnato materiale informativo.

In data 2/02/2023 si è tenuto un secondo incontro tra i docenti/allievi e la psicologa Dott.ssa Claudia Fè volto ad individuare i percorsi più idonei a sensibilizzare gli studenti in merito, anche con riferimento agli atti di bullismo cd. involontario o superficiale, attraverso il coinvolgimento teatrale. L’incontro è stato poi arricchito da laboratori teatrali dedicati agli allievi in merito sotto la supervisione dell’attore e regista Fabrizio Coniglio.

In data 16/2/2023 si è svolto l’incontro conclusivo dedicato ai genitori ed aperto al pubblico in merito alle varie tematiche legate al bullismo cui hanno partecipato Giuseppe Arceri, Presidente U.Di.Con. Piemonte, Francesca R. Bottazzi, Coordinatrice didattica dell’Istituto Sant’Anna Opera Barolo Moncalieri, avv. Luca Cattalano, avv. Bartolomeo Grippo, dott.ssa Claudia Fe’, assessore Regione Piemonte Elena Chiorino.